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Si sa, l’inquinamento è sinonimo di industrie, di case farmaceutiche, dei rifiuti che non vengono smaltiti correttamente, della massiccia produzione della plastica a sfavore dell’utilizzo di materiali alternativi, come le bioplastiche di cui abbiamo precedentemente parlato in un altro articolo che ti invito a leggere sul nostro blog.
Ma è davvero tutto qui? Noi nel nostro piccolo non possiamo fare nulla per cambiare le sorti del pianeta?
Noi crediamo di si, possiamo fare e molto, ma solo se iniziamo a farlo proprio tutti.
Vi presentiamo quindi 5 consigli per salvare la nostra terra:
1. Ma cosa ti mangi?! Facendo eco al celebre format di Real Time ti chiediamo, fai veramente attenzione a ciò che mangi? Scegliere la propria alimentazione incide sull’impatto ambientale, come denota uno studio congiunto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e del Climate Network Food Research dell’università di Oxford. Soprattutto scegliere più frutta, verdura e cereali meglio se provenienti da agricolture biologiche certificate.
2. Prediligere allevamenti certificati bio per il fabbisogno di proteine: anche le aziende di bestiame seguono rigide regole per rispettare l’ambiente e far sì che le carni siano libere da antibiotici e sostanze dannose. Come dimostrato più volte da numerosi studi dell’Unione Europea, queste direttive da loro impartite per raggiungere il famigerato bollino non solo producono prodotti di qualità ma rispettano anche la natura.
3. Scegliere involucri in bioplastica o Tetrapak: meno del 20 % della plastica nel mondo viene riciclata, il resto viene bruciato, seppellito o abbandonato. Involucri di ultima generazione, come le recenti bioplastiche, li troviamo impiegati largamente, anche nei supermercati, per le buste della spesa che sono costituite da un derivato del mais, oppure i sacchetti per la frutta e la verdura che dal 2018 sono biodegradabili e compostabili. Anche noi quindi possiamo fare la nostra parte scegliendo per le bottiglie dell’acqua, ad esempio, di acquistare confezioni in tetrapak o vetro e abbandonare l’odiato derivato del petrolio, oppure di utilizzare borracce di alluminio che conservano bene ogni tipo di bevande, anche calde, e non sono nocive per l’essere umano.
4. Fare la raccolta differenziata in maniera corretta: sembrerebbe scontato ma in realtà non tutti sanno come differenziare i rifiuti in maniera corretta, in questo articolo che ti invito a leggere ovvero 12 cose da sapere sulla raccolta differenziata che troverai nel nostro blog, ci sono vari spunti e curiosità sullo smaltimento dei rifiuti. Un esempio? Le biro esaurite o i pennarelli dove vanno buttati? Viene spontaneo pensare alla plastica, in realtà non è così, non essendo imballaggi non si possono riciclare, quindi vanno gettati nei rifiuti indifferenziati.
5. Passare ad un veicolo ibrido, plug in o elettrico: più o meno tutti i Paesi del globo stanno attuando piani per il passaggio a mezzi sostenibili, come discusso in uno dei nostri articoli precedenti l’Italia stessa ha rinnovato gli incentivi per l’acquisto di un’automobile ad alimentazione alternativa fino al 2024. Ovviamente questo cambiamento ridurrebbe di gran lunga le emissioni di gas, tutto per andare verso una diminuzione del riscaldamento globale.
Noi di Hotel Verdeborgo abbiamo già attuato questi semplici consigli, non abbiamo involucri di plastica, sia essi per l’acqua, per la quale usiamo vetro o tetrapak, oppure per la linea cortesia, per la quale abbiamo adottato un packaging costituito in fibre di canna da zucchero.
Le materie prime utilizzate nel nostro ristorante sono tutte a km 0 e provenienti da produttori locali, selezionate con cura a seconda della stagione.
Abbiamo installato una bitta di ricarica per le macchine elettriche per permettere ai nostri clienti di rilassarsi mentre ricaricano la loro auto ibrida o elettrica.
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